Laboratorio artistico Scuola Media Statale Centurione Genova Sestri Ponente 2014-2015 con la Prof. Anna Musi

BANCOMAT

[comp. di banco (nel sign. di «banca») e (auto)mat(ico)]. – Sistema di sportelli automatici che consente, alla clientela delle aziende di credito aderenti, di effettuare, in qualsiasi ora del giorno e della notte e anche nei giorni festivi, prelievi di contanti dal proprio conto, fino a un importo determinato

Il lavoro artistico è in definitiva lo specchio fatato di ciò che ci circonda, “L’arte degna di questo nome non rende il visibile: ma dissuggella gli occhi sull’invisibile” (P.Klee – Confessioni sulla creatività 1920), non ribadisce ciò che ognuno può vedere ma apre gli occhi su ciò che è nascosto eppure presente.

Così da una proposta di lavoro artistico svolta con entusiasmo da un gruppo di ragazzi, in una qualunque mattinata di scuola si apre davanti a noi la visione di un mondo, il nostro.

È possibile domandarsi quale è il punto sulla mappa della storia dove abbiamo posato il nostro campo, quale è il paesaggio interiore che silenziosamente stiamo coltivando e quali semi nasceranno nel futuro.

Il lavoro dei ragazzi cancella da giornali e riviste tutte le parole non così importanti e salva solo quelle significative, per ognuno di loro, in questo momento, i colori censurano le parole di troppo, e incorniciano facendole risaltare sul bianco le parole chiave, quelle vere, quelle uniche che vale la pena conoscere.

Alla fine restano le parole che la classe ha salvato, tre soltanto, su cui i ragazzi concordano votando, SAPERE, FUTURO e BANCOMAT.

Avete letto bene.

Così siamo ancora su un territorio che conosciamo, certo bancomat non ce lo aspettavamo, ma il sapere quello si, la fonte della saggezza, così vicino alla radice etimologica di sapore, ciò che da il gusto alla vita, quello che la scuola promuove.

Anche qui parole che dai libri aprono mondi e profondità, ciò che forma la direzione che prenderà il nostro futuro.

E infatti eccola la seconda fondamentale parola, soprattutto per coloro che ne hanno tanto davanti ai loro passi, da riempire di sogni e realizzazioni, da sognare ad occhi aperti e da raccontare agli amici del cuore.

Il futuro, da quel che vediamo nell’etimo, è una declinazione dell’essere, è nella natura di ciò che siamo coltivare il futuro, prima di tutto dentro di noi, proiettando all’esterno il prezioso contenuto dei nostri sogni.

Si, rimane Bancomat, il contante sempre a disposizione, denaro che non si vede così è più semplice spenderlo, ricchezza virtuale o presa a prestito in comode rate, rimane Bancomat, così tutto sommato giovane, con così poca storia e anche poco affascinante ad essere onesti.

Ma i ragazzi lo sanno che cosa è davvero importante, guardano gli occhi degli adulti e sentono che cosa è davvero importante, non deludono le aspettative di chi sta costruendo il campo base sulla mappa del mondo nuovo, così votano ancora, perché, come in ogni show che si rispetti, come in ogni duello all’ultimo sangue, ne deve rimanere solo una di parola, da incoronare regina del nostro specchio fatato, votano e come legna secca priva di linfa cade Sapere, cade Futuro e la classe con urla da stadio scandisce Bancomat, la vincitrice che ha vinto tutto, il seme, che se avremo sfortuna tenterà di dare frutti nel mondo di domani.

Pina Daniele