Lorenzo Mortara (2010) – My sweet Lord, Arte da mangiare – PAOLO LORENZO PARISI
Il tratto di denuncia sociale dal profondo respiro storico unito a immaginazione ed ironia che inconfondibilmente si sprigiona dalle opere digitali di Paolo Lorenzo Parisi è qui ripreso in forma ludica ed ironica nell’installazione/performance alla Galleria Studio 44 “24 ore d’arte – My sweet Lord”, con il tema dei Dittatori. Un approccio completamente innovativo è qui utilizzato dall’artista plastico genovese: la torta.
Da diversi anni Paolo Lorenzo Parisi si confronta con il suo sentire artistico e sociale, attraverso foto digitali cogliendo eventi e personaggi storici che vengono però trasportati in un contesto attuale, contemporaneo, per farci riflettere e prendere coscienza dei parallelismi coi nostri giorni e dei possibili cicli storici che possono riproporsi. Il tema dei Dittatori quali Hitler, Stalin, Pinoché e poi Fidel Castro sono per l’artista un pretesto per coinvolgerci in un più ampia riflessione della storia e dei rischi delle derive di un nuovo tipo di totalitarismo, che potremmo rivivere ai nostri giorni nell’era dei media e dell’immagine (…l’ignoranza è forza, la libertà è schiavitù…, da 1984, G. Orwell). Certamente la scelta di produrre tramite laser l’opera digitale su un’ostia da mangiare che fa da cornice a un immacolato gâteau con panna, crema e cioccolato ci sprona a cogliere l’opera d’arte non solo con gli occhi (finzione), ma anche con il palato e lo stomaco (partecipazione attiva). L’osservatore infatti è coinvolto in prima persona nella fruizione dell’opera d’arte, che non è più vista come oggetto da collezione e oggetto di mercato, bensì come un’intuizione/idea dell’artista. In altri termini Parisi ci induce a cogliere in un solo atto le sue foto/dolci, o dolci/foto?, in una coinvolgente partecipazione estetica di Art engagé (Arte e Anarchia, Edgar Wind). A noi di cogliere la dualità, e quindi la profondità dell’opera concettuale di Parisi.